
Pasolini di Davide Toffolo, che altro non è che il leader della band I Tre Allegri Ragazzi Morti.
In abbinamento con Repubblica a 13.90€.
Ci sarebbe molto da dire su questo fumetto, ma conviene leggerlo e basta. In un giorno in cui sono aperta a nuove letture, lo compro senza pensarci troppo e inizio a leggerlo su una panchina rotonda, quasi al centro di un incrocio, nel trambusto della città, nel traffico, con le persone che attraversano mentre fanno compere o escono dai bar, fingendo di divertirsi e incontrandosi per gli aperitivi mentre in realtà hanno l’ansia della guerra. Napoli è strana e come un caleidoscopio cambia ogni giorno, le sensazioni dei suoi abitanti si leggono con un solo colpo d’occhio. Essi sono nudi, trasparenti, ingenui, inermi, non nascondono mai nulla. Dalla felicità per la vincita di una partita, la brulicante allegria di primavera, alla paura.
Questo fumetto è ambientato tra il Friuli, Bologna, Roma e le pendici dell’Etna. Viene citata anche Napoli, in cui Toffolo, protagonista della storia, passa in treno prima di scendere in Sicilia. È un’intervista immaginaria a un Pasolini conosciuto su internet, che in realtà è un impostore, un sosia, forse un mitomane e che però al tempo stesso sembra il vero fantasma del regista scomparso.
Anche tutto il numero di Linus di marzo è dedicato a Pasolini per il centenario della sua nascita, il 5 Marzo 1922. Linus mi arriva dopo svariate settimane di ritardo ed è il primo mese che mi sono abbonata.
Probabile che nei prossimi giorni uscirà anche qui un approfondimento su Pasolini. È morto brutalmente ammazzato ad Ostia, all’età di 53 anni. Un personaggio scomodo e indipendente. Scomodo a tutti.
In questo numero è riportata anche la sua ultima intervista, rilasciata poche ore prima di morire. Sembrava calmo, come se sapesse cosa dovesse accadere e allo stesso tempo non se ne preoccupasse affatto. Ci sono anche altre 2-3 pagine di Davide Toffolo, disegnate in modo differente dal volume su Pasolini (il quale varia molto per stile e composizione delle pagine, dimostrando una grande bravura) e con parole di Moravia. Io prendo principalmente Linus per Perle ai porci e per qualche consiglio musicale – una volta l’anno faccio scoperte che davvero mi cambiano qualcosa, come Cherry Glazer.
Stanotte sogno una frase: Il prezzo di tanta forza e indipendenza si paga ogni giorno con la solitudine.
Mentre ci sono giorni in cui cerco ovunque libri senza trovarne, mi indigno per la bruttezza dei titoli e la polvere sulle copertine nelle cassette dei librai, quel giorno me ne sono ritornata a casa, oltre che con Pasolini, anche con La frontiera scomparsa di Sepulveda e un libricino di racconti di Rilke, che forse già avevo ma non so dove ho messo.
Altro di Pasolini nella mia libreria: Una vita violenta e Teorema.
“La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la mia solitudine che è la mia debolezza.“