Perché recensire film belli quando si possono recensire film brutti?
Fiori per Algernon

Famoso racconto di fantascienza del ’59 di Daniel Keyes e di cui ricordavo tratti e citazioni interessanti, per disperazione vedo l’adattamento per la televisione del 2000, scoprendo che l’avevo anche già visto. La storia parla di un esperimento da compiere sui disabili al fine di renderli intelligenti, ma bastano 2 minuti di film per rendersi conto che anche un disabile si rifiuterebbe di vederlo. Scopro che Algernon, che dà il titolo alla storia, è il nome di un topo da laboratorio. Darebbe luogo a molti spunti di riflessione, se non fosse tutto trattato in modo enormemente stupido. Insomma, un film con una bella storia ma realizzato come un polpettone.
Consigliato: no.
Il Giardino Segreto

È il tampax day e non sapete che fare? (ricorrenza davvero esistente, il 28 Maggio è la giornata mondiale delle mestruazioni). Siete stati stati invitati al compleanno di vostra nonna e volete concludere la giornata con qualcosa di ancora peggio? Avete finito la vostra scorta di bifidus?
No, dai, scherzo (o forse no), Il giardino segreto è un film molto grazioso che consiglio a… famiglie e donne con il ciclo. Ciò che mi ha spinto a vedere questo film è stato il fatto che nelle estati degli anni ’90 vedevo un anime intitolato Mary e il giardino dei misteri, che mi piaceva moltissimo.
Era ispirato, come molti anime anni ’80-90, a una storia occidentale: Il giardino segreto è un famoso libro inglese per ragazzi di Frances Hodgson Burnett, autrice anche dell’ancora più noto Piccolo Lord, che credo un po’ a tutti ci hanno propinato da piccoli.
Il film ha delle belle immagini ed un buon cast (anche Colin Firth nei panni del vecchio zio Craven), ma la cosa migliore è il cane Fozzie. Questa bambina convince lo zio che non è il caso che venga mandata a scuola, ma che è più sano che passi tutto il giorno a sguazzare nel fango in giardino insieme a un cagnolone peloso. Inoltre, con più credibilità di Padre Pio, fa alzare suo cugino dalla sedia a rotelle.
Scopro inoltre una cosa: il giardino segreto di cui si parla nel film è quello che si definisce un hortus conclusus, ovvero un giardino recintato, tipico medievale, di solito appartenente a monasteri che usavano coltivare erbe medicinali. Il motivo per cui può interessarmi questa cosa è chiaro leggendo un mio vecchio articolo, sull’Orto di Virgilio, un fazzoletto di terra racchiuso in Campomaggiore (Montevergine, AV), in cui i monaci coltivavano erbe medicinali e la cui precisa ubicazione è ancora tenuta segreta.

Favolacce

Il caso mi ha proposto questo film più volte: prima, in un cinema all’aperto di Prato, stavo valutando di vederlo insieme alla ragazza di mio cugino; disponibile su Amazon Prime, l’avevo adocchiato mesi fa, ma ciò che mi ha portato a vederlo sul serio è stato notarlo nel video di presentazione dell’Iphone 12 Pro Max. Cioè, sembra quasi che la conseguenza naturale di avere un Iphone 12 Pro Max sia vedere un film italiano d’autore. Favolacce ha vinto diversi premi. Se li è meritati tutti. Intanto, gli abitanti di Spinaceto si offendono e Nanni Moretti in Caro diario in confronto era stato un signore. Lo so di essere stata criptica, ma il punto è che il film è ambientato a Spinaceto e vi assicuro che non è per niente divertente.
Bello.